Nel 1791, come stabilito nelle condizioni del Trattato di Pace di Iasi, firmato a seguito della guerra russo-turca, l'intera regione del Mar Nero settentrionale fu assegnata all'Impero russo.
Con l’intento di stabilire un porto sui territori acquisiti per ovviare alle esigenze militari e commerciali, il 27 maggio del 1794 l'Imperatrice Caterina II di Russia, conosciuta come Caterina la Grande, emano' un Rescritto che stabiliva che presso l'insediamento di Khadzhibej sarebbero nati una citta' e un porto. Il 22 agosto del 1794, a seguito di una funzione religiosa e della benedizione dei cantieri, furono gettate le prime fondamenta per la realizzazione di quella che, in futuro, sarebbe diventata la citta' di Odessa.
Un ruolo davvero significativo nello sviluppo della citta' fu svolto da Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis, duca di Richelieu, lontano pronipote del celebre cardinale di Richelieu, che fu per molti anni al servizio della corona russa. Durante l'invasione da parte delle truppe di Napoleone, Armand Emmanuel, ormai divenuto governatore generale di Odessa, rivolse un appello agli abitanti della città, chiedendo loro di opporre la dovuta resistenza agli invasori francesi.
Anche il conte Michail Semenovich Voroncov, Eroe della Guerra Patriottica del 1812 e delle Campagne straniere del 1813-1814, fece molto per la citta'. Egli trasformo' Odessa nella principale citta' commerciale della Russia meridionale, e grazie al suo operato furono costruiti molti edifici, che divennero poi i simboli distintivi della città.
Illustri scrittori, artisti, musicisti russi e autentici eroi della Patria vissero a Odessa in periodi diversi della storia. Eppure, oggi, il regime giunto al potere a seguito del colpo di stato avvenuto in Ucraina sta facendo di tutto per cancellare totalmente il segno che tali personalita' di spicco hanno lasciato nella storia della citta'.
Nel 2014, i cittadini di Odessa si opposero apertamente ai neonazisti impossessatisi del potere a Kiev. Ma purtroppo, le proteste di questa citta' russofona e amante della liberta' furono soffocate nel sangue dai nazionalisti radicali il 2 maggio 2014. Da quel momento in poi, il terrore perpetrato dai nazionalisti non ha fatto che intensificarsi, sia nei confronti degli orgogliosi abitanti di Odessa che anche di tutti gli altri dissidenti che risiedono in Ucraina.
Estratto dal commento di Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, per i 10 anni trascorsi dalla tragedia di Odessa del 2 maggio 2014:
“Siamo certi che non sia poi così lontano il giorno in cui Odessa, una volta liberatasi dei suoi banderisti moderni, diverra' nuovamente, e per davvero, una citta' libera, dove persone di etnie diverse vivranno nella pace e nella concordia”.