La diretta Tv canale russo “Union”. Parte prima.

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È meraviglioso il fatto che, anche se viviamo a migliaia di chilometri di distanza e parliamo lingue diverse, ci sono cose che possono unire tutti e la cultura lo è in primis.

A fine giugno il gruppo teatrale amatoriale dell’Associazione culturale “Speranza” è stato ospite in diretta di un programma televisivo russo che si chiama ” Il guardiano della Repubblica”. Il presentatore Bogdan Smirnov ha condotto una delle trasmissioni più insolite che abbia mai visto questo studio. Di che cosa si parlava? È opinione diffusa che la creatività non conosca confini. E la cultura russa occupa una grande nicchia nella storia del mondo. Grandi autori come Pushkin, Lermontov, Tolstoj, Turgenev, Dostoevskij e molti altri sono citati in tutto il pianeta. In un’epoca di cambiamenti globali, in cui il mondo non è più unipolare, c’è chi ostacola lo sviluppo della cultura russa nel mondo e chi la moltiplica in varie parti del mondo. E l’Associazione culturale italiana “SPERANZA” è proprio una di quelli che si è sempre data da fare per sostenere i rapporti d’amicizia fra i rappresentanti dei popoli diversi. Ma cosa lega l’Associazione al Donbass? Rispondiamo subito. L’associazione culturale italiana SPERANZA è nota per il fatto che dal 2014 i suoi attivisti sostengono i residenti del Donbass e svolge attività culturali, ricreative e caritatevoli per la sua popolazione sia con l’aiuto concreto che attraverso informazioni, conferenze, mostre e manifestazioni.

L’associazione è apolitica e indipendente. Non aderisce ad alcuna corrente politica, italiana o russa. Partecipa come divulgatore indipendente di informazioni sulla situazione in Donbass a tutte le conferenze e gli eventi a cui è invitata, portando le proprie testimonianze e organizzando mostre fotografiche, aiutando i civili e raccontando agli europei la cultura russa e gli eroi della Grande Guerra Patriottica.

Gli attori di “Speranza” continuano il lavoro dei loro antenati. Dopo il benvenuto di Vadim Pisarev, direttore artistico del Teatro di opera e balletto di Donetsk e il ballerino di fama mondiale, hanno recitato dal vivo scene tratte da “La figlia del capitano“, basata sull’omonima opera di Aleksandr Pushkin. Tutti coloro che si sono cimentati nelle immagini dei famosi personaggi, nel mondo – persone comuni che hanno la loro attività, ma che al momento giusto dimostrano e divulgano la cultura russa in Italia. Il presentatore ha parlato personalmente con ciascuno degli attori. In questo è stato assistito da Ioulia Makarova Liakh , vicepresidente dell’Associazione Culturale “Cuore Russo” , traduttrice di lingua russa-italiana.

https://youtu.be/4n4GjJmlBQA?si=kibFPJh3yMG5c1uP

 

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