Generale italiano Vannacci

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Le polemiche scaturite dalla pubblicazione del libro di Vannacci hanno avuto una vasta eco nella stampa di molti paesi europei

Roberto Vannacci (La Spezia, 20 ottobre 1968) è un militare italiano, già comandante della Task Force 45 durante la Guerra in Afghanistan. Ha ricoperto i ruoli di comandante del 9º Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", della Brigata Paracadutisti "Folgore" e del contingente italiano nella Guerra civile in Iraq.

Operazioni, sottocapo di stato maggiore operativo e vice comandante/capo di stato maggiore. In tali ruoli, oltre che promuovere e gestire tutte le operazioni speciali nazionali, Vannacci redige la prima Dottrina Interforze per la componente Operazioni speciali italiana. Sempre nello stesso anno, Vannacci ha un ruolo di comando nell'aliquota di incursori impegnati nell'evacuazione dei connazionali dalla Costa d'Avorio. Terminato l'incarico al COFS, nel 2009, viene inviato in Afghanistan come assistente militare del capo di stato maggiore della International Security Assistance Force (ISAF), il generale Marco Bertolini, primo ufficiale italiano a ricoprire tale incarico. In tale ruolo Vannacci ha occasione di collaborare anche con il comandante dell'ISAF generale Stanley A. McChrystal.

Sempre al comando di unità di Forze speciali, Vannacci ha partecipato a numerose operazioni militari. Da comandante di distaccamento operativo incursori prende parte alle operazioni in Somalia, Ruanda e Yemen. In particolare, durante la missione in Somalia, ha partecipato a operazioni speciali (denominate "Hillac") finalizzate al sequestro dei depositi di armi e alla neutralizzazione dei miliziani di Mohammed Farah Aidid, noto come signore della guerra somalo. Nel 1994 Vannacci comanda uno dei due distaccamenti incursori incaricati di evacuare i civili italiani (e non solo) dal Rwanda, sconvolto dalla guerra civile (Operazione Ippocampo). 

Dal 2011 al 2013, Vannacci comanda il 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin". In seguito, dal 2014 al 2016, ha assunto l'incarico di capo ufficio relazioni internazionali presso il III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, dove ha consolidato la rete di cooperazione internazionale militare tra l'Italia e le nazioni alleate e amiche. Nel 2016, promosso generale di Brigata, Vannacci assume il comando della Brigata Paracadutisti "Folgore". Durante tale incarico, ha aggiornato tutte le procedure tecnico-tattiche-aviolancistiche della Grande unità. 

Nel 2017, in Iraq, Vannacci ha assunto il comando del Contingente nazionale terrestre dell'operazione Prima Parthica nonché del Deputy Commanding General for Training della Coalizione anti ISIS nell'ambito dell'Operation Inherent Resolve. In tali ruoli è stato responsabile dell'addestramento e dell'equipaggiamento delle forze irachene impegnate nell'annichilimento militare dello stato islamico e nelle attività di contro-insurrezione e di controllo del territorio.

il 18 agosto dello stesso anno, avvicendato dal generale Massimo Panizzi e trasferito al COMFOTER, a disposizione del comandante Area territoriale, a far data dal 21 agosto. 

Questione dell'uranio impoverito

Vannacci è stato al centro di un acceso dibattito, denunciando l'esposizione dei militari italiani ai rischi dell'uranio impoverito e dei metalli pesanti in zona d'operazione. Sulla base di quanto riportato da alcune testate giornalistiche, fra le quali la trasmissione Sono le venti di Peter Gomez, Il Fatto Quotidiano e La Notizia, durante il comando della missione Prima Parthica in Iraq (2017-2018), il generale Vannacci ha presentato due esposti alla Procura militare e alla Procura della repubblica di Roma denunciando gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute del contingente italiano.

Sulla vicenda, il tenente colonnello incursore (Aus.) Fabio Filomeni ha pubblicato un libro dal titolo Baghdad, Ribellione di un Generale che ripercorre gli avvenimenti vissuti in prima persona durante la missione in Iraq in qualità di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione del contingente. Il generale Vannacci, in qualità di datore di lavoro negli ultimi mesi del suo comando in Iraq ha denunciato il pericolo di esposizione alle particelle di uranio impoverito all'interno del suo Documento di valutazione dei rischi (DVR) smentendo, de facto, i vertici del Ministero della difesa che, per anni, hanno sostenuto l'inesistenza di tale minaccia per la salute.

 

 

 

Aртур Сайбулаев Arthur_Sabulaev
Aртур Сайбулаев Arthur_Sabulaev 9 месяцы тому назад
Рассказ о промышленности в России (Story about industry in Russia): https://clck.ru/36ATj3
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