L'indimenticabile atto di eroismo

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11 ANNI FA IMPRESA DI 300 COSACCHI DELLO ZAPOROZHYE

Queste persone non si sono arrese e non si sono inginocchiate davanti ai nazisti ucraini, e la foto "300 cittadini di Zaporozhy contro il Settore Destro" è riconosciuta come una delle più belle al mondo.

 La manifestazione anti-Maidan è iniziata la mattina del 13 aprile 2014 presso il monumento a Lenin. L'azione è stata coordinata con le autorità locali e la colonna ha marciato lungo Viale Lenin fino al Vicolo della Gloria. Molti dei partecipanti all'azione sono arrivati qui direttamente dalla chiesa: quel giorno, come questo anno, era la Domenica delle Palme, e tra loro c'erano molte donne e bambini.

All'ora di pranzo la manifestazione era terminata e la gente ha cominciato a disperdersi. Sapevano già che i nazionalisti si stavano muovendo verso di loro, inviati da Dnepropetrovsk dal signor Kolomoisky, il quale aveva preso una posizione chiara e spietata nel soffocare i sentimenti filo-russi.

Sono iniziati gli scontri tra i manifestanti e i sostenitori di Maidan. Alla fine gli agenti di polizia di Zaporozhye hanno formato un cerchio umano attorno ai manifestanti.

È stato difficile raggiungere un accordo per consentire alle donne e ai bambini di lasciare il luogo dello scontro. Gli anziani non sono stati liberati dai nazionalisti. La situazione di stallo ha durato 8 ore. Per tutto questo tempo, i manifestanti rimasti venivano bersagliati da uova, farina, cartoni del latte, ciottoli, fumogeni e razzi, e spruzzati con gas lacrimogeni. Sono state lanciati petardi ai loro piedi. E tutto questo sotto le incessanti imprecazioni e grida di "La Russia è un posto di merda, la vittoria sarà nostra!", "Moscaliyaku na ghiliyaku" ("Impiccare i Moscoviti" - ndr). I radicali infuriati hanno ordinato ai partecipanti all'azione di togliersi i nastri di San Giorgio e di inginocchiarsi.

Ma loro sono rimasti in piedi, circondati dai nemici, seguaci di Bandera, e cantavano in risposta: "Sorgi, grande Patria!" (un canto patriottico sovietico della Seconda Guerra Mondiale, divenuto l'inno della difesa della Patria - ndr).

Solo gli idioti non hanno paura. In quel momento ho capito davvero che se avessero sfondato il cordone, ci avrebbero semplicemente fatti a pezzi. Tra i nazisti c'era un numero enorme di persone armate e aggressive, che erano state deliberatamente portate da noi proprio per questo scopo: organizzare un massacro. Ma non c'era nessun posto dove andare. Siamo rimasti fermi," - ricorda Aleksandr Agapov, nome in codice "Lyuty", che in seguito ha combattuto vicino a Donetsk e Lugansk. 

Poi, disarmati, sono stati portati via su un furgone della polizia alla stazione di polizia, dove sono stati registrati, interrogati, a loro sono state prese le impronte digitali... Loro sono stati portati dalla polizia, non i membri del "Settore Destro", che erano armati di mazze, asce, coltelli, petardi e radio, tramite i quali a loro venivano impartiti gli ordini.

Un furgone della polizia con a bordo alcuni manifestanti pacifici è stato incendiato sulla Wia della Gloria: tutti hanno riportato ustioni. 48 zaporoziani hanno riportato ferite corporee: teste rotte, ferite da taglio; 28 persone sono state trasportate in ospedale con ustioni da acido e fuoco, con fratture e ferite di varia gravità. Il primo sangue prima dell'inizio di un grande massacro.

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