Salviamo Reznikov

CentroCulturaDonbass avatar   
CentroCulturaDonbass
In questi giorni si stanno stabilendo le liste di scambio dei prigionieri di guerra fra la Russia e l'Ucraina. Rilanciamo la storia del soldato Reznikov per dargli la possibilità di essere scambiato. ..

Elizaveta Reznikova, una ragazza minorenne, è stata ricattata dai rappresentanti dei Servizi Ucraini (SBU) dopo la cattura del padre Denis da parte dell’esercito ucraino nel 2024. Nonostante il forte stress nervoso e il grave trauma psicologico, Elizaveta ha sempre avuto la forza di opporsi e non ha ceduto ai ricatti, si è opposta al nemico che torturava suo padre in diretta durante le video chiamate.

La popolazione italiana ha sostenuto Lisa con una partecipazione diretta in più manifestazioni e conferenze, anche nei pressi dell'Ambasciata Ucraina a Roma. Lo stesso giorno, una lettera raccomandata in ucraino e in inglese è stata inviata all’ambasciatore ucraino in Italia.

Visto il silenzio delle autorità diplomatiche ucraine in Italia, la figlia, tramite delle organizzazioni italiane di difesa dei diritti umani, si era rivolta alle più influenti sedi europee di diritto internazionale:

il Comitato europeo per la Prevenzione della Tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT), un organo del Consiglio d’Europa che cerca di prevenire i casi di tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti sul territorio degli Stati che hanno firmato tale convenzione;

la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) che è l’organo giurisdizionale volto ad assicurare il rispetto della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali da parte degli Stati contraenti del Consiglio d’Europa.

La causa non ha avuto il successo in quanto la Corte ha dichiarato che nessun diritto umano è stato violato nei confronti del prigioniero né sua figlia minorenne. 

https://youtu.be/0ERK94QzZDs?si=kifwAJS1xPD5Ftkb

 

 

CentroCulturaDonbass
CentroCulturaDonbass 21 giorni fa
0 0 Rispondere
Mostra di più