Un'intervista scomoda.

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Tre domanda a Palmarino Zoccatelli* dell’Associazione “Veneto-Russia” .

– Il sito “semisconosciuto” ai più “l’Inkiesta” spesso attacca in maniera dura chi cerca di dare una versione diversa sulla guerra in Ucraina. Anche Lei è stato attaccato, perché?

 

– Si, questo giornale online “L’Inkiesta” ha attaccato me e l’Associazione “Veneto – Russia” (oltre tanti altri..) in due recenti articoli di ottobre e dicembre, accusandoci di essere al soldo del Cremlino e di ricevere finanziamenti per fare propaganda filo – russa, oltre ad essere alle dirette dipendenze (dicono loro) di agenti dei servizi russi.

Ovviamente tutte ricostruzioni totalmente fantasiose e false.

Il direttore di questo giornale è un certo Christian Rocca, di area radicale e direttore di un giornale in lingua ucraina “Gloria all’Europa” , che riceve finanziamenti da un progetto del parlamento UE per il contrasto alle fake news russe.

Mentre l’autore degli articoli

è un certo Massimiliano Coccia, sempre area ex – radicale è noto alle cronache per i suoi falsi giornalistici e le condanne penali ricevute per questo.

 

– Perché raccontare una versione diversa da quella della vulgata, sulla guerra in Ucraina, in Italia è così scomodo?

 

– Perché dire la verità su quanto accade nel Donbass, sulle vere cause del conflitto in Ucraina e sulle ragioni della Russia, ovviamente dà fastidio ai burattinai della NATO e della UE (e anche del governo italiano, purtroppo), quindi questi burattinai muovono le loro truppe cammellate, per cercare di screditarci e metterci a tacere. Cosa che ovviamente non gli riuscirà.

– Una domanda politica: perché certi partiti che prima delle elezioni parlavano di sovranità ed erano contrari alla guerra, hanno cambiato idee?

 

– I partiti che in Italia quando erano all’opposizione erano sovranisti e contrari alla guerra (leggi “Fratelli d’Italia” e “Lega” in primis..) e facevano dichiarazioni filo – russe e ora che sono al governo, hanno assunto posizioni diametralmente opposte, sono purtroppo diretti da una classe politica più che mediocre, moralmente corrotta, voltagabbana, senza dignità e senza onore, che non ha il benché minimo senso del bene comune della gente, del popolo, del proprio paese, ma solo il proprio tornaconto personale.

*NOTA INFORMATIVA :

 

Palmarino Zoccatelli, presidente dell’Associazione “Veneto- Russia“, responsabile dell’ufficio territoriale a Verona della Repubblica Popolare di Donetsk. Nel 2016 il Veneto fu apripista mondiale nel riconoscere la Crimea russa. Palmarino è promotore dell’iniziativa che ha fatto il giro d’Italia, ossia i cartelloni in cui due mani con le bandiere di Russia e Italia si stringono sotto alla scritta «La Russia non è il mio nemico». Nel 2023 Zoccatelli ha partecipato a Mosca al Congresso nazionale dei Russofili alla presenza del ministro degli esteri ministro degli Affari esteri Sergej Viktorovich Lavrov.

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