Dossier Medioriente. Prima parte.

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Alla luce di quanto sta accadendo in Medioriente , Gaza e con gli ulteriori attacchi israeliani sul Libano abbiamo contattato Vittorio Gigliotti.

- Alla luce di quanto sta accadendo in Medioriente , Gaza e con gli ulteriori attacchi israeliani sul Libano abbiamo contattato Vittorio Gigliotti, presidente di Cantiere Laboratorio e tra i fondatori dell’Osservatorio sulle Comunita Cristiane in Medio Oriente e piu volte recatosi in quelle zone molto calde del pianeta, a lui chiediamo: ci può descrivere l’origine e le tappe che hanno condotto alla situazione attuale?

– La situazione mediorientale è un groviglio che ha origini storiche e religiose che vengono da lontano e difficilmente può essere sintetizzata in un articolo, ma ha bisogno di uno studio piu’ approfondito.

Intanto, dalla descrizione degli attori in campo e dai loro rapporti sia storici che recenti, ma soprattutto sotterranei, si possono analizzare gli accadimenti attuali in quella che possiamo ben definire “polveriera mediorientale“, anche se descritta in modo molto superficiale e deformante tra “buoni e cattivi”.

Ebbene, i buoni non sono né Israele né Hamas, ma le povere vittime innocenti di questo gioco al massacro per due obbiettivi: la costruzione del “grande Israele” che non ha mai definito i suoi confini ed Hamas che non vuole una patria per i palestinesi, ma l’islamizzazione attraverso la Jihad per instaurare il Califfato.

Simpatizzare per l’uno o per l’altro significa non aver compreso il problema. Bisogna, invece, per comprendere realmente quel che accade in Medioriente ed altrove, sforzarsi di capire chi agisce dietro le quinte e quali sono i rapporti reali tra i contendenti.

– Che significa: “agire dietro le quinte?” Significa che cio’ che ufficialmente ci viene narrato e’ solo la parte superficiale degli avvenimenti e, se così e’, ci puoi dare a riguardo dettagli sui contendenti che possono chiarire la reale situazione?

– Certamente, è necessario, però, fare un po’ di storia.

Iniziamo dal famigerato Hamas che viene eretto ad entità statuale senza esserlo.

Questo gruppo appartiene alla Confraternita dei Fratelli Musulmani, quest’ultima, a pochi nota, annovera tra i suo fondatori e leaders appartenenze alle logge massoniche Inglesi nell’Egitto di fine anni 1920 in poi.

L’ex agente dei servizi segreti britannici John Coleman ha definito* i Fratelli Musulmani come "un ordine creato in segreto dalla massoneria inglese con l’aiuto di Thomas Eduard Lawrence (noto come Lawrence d’Arabia), Bertrand Russell, John Philby, E.G.Browne ed Arnold Toynbee”.

Dopo la seconda guerra mondiale, negli anni ’50, la Fratellanza Musulmana, viene rimodulata dall’MI6 (intelligence inglese) sul modello della Gran Loggia Unita d’Inghilterra ed a seguire questo radicalismo islamico diventa strumento operativo, in tutto il Medioriente e nel mondo islamico, dei servizi britannici, del Mossad e della Cia (al punto da essere rappresentata all’interno del Consiglio di sicurezza interna degli Stati Uniti) per cambi di regime ed in funzione antisovietica in Afghanistan, contro nazionalisti e marxisti.

Per un decennio tutti i capi islamici, da Osama Bin Laden ed Ayman

Al-Zawahri, viaggiano a bordo di aerei militari statunitensi.

Nei primi anni novanta sono accorpati alla NATO e nel 1992 con lo scoppio della guerra in Bosnia-Erzegovina, con la collaborazione di Washington, decine di migliaia di islamici vengono fatti arrivare per combattere contro i serbi e lo stesso Osama Bin Laden diventa consigliere militare del Presidente Alija Izetbegovic che puo’ contare anche sul consigliere diplomatico statunitense Richard Perle ed il francese Bernard-Henri Levy come consigliere per i media.

- Alla luce di quanto ha affermato significa che anche sul terrorismo e su Osama Bin Laden ci hanno spudoratamente mentito ed hanno anche falsificato la storia di quegli anni?

– E’ esattamente così, hanno fabbricato menzogne su menzogne nel disprezzo piu’ assoluto di popoli e nazioni per raggiungere obbiettivi di dominio e di interessi economici.

Nel 2001, quell’11 settembre, con l’attacco alle Torri Gemelle l’amministrazione Bush accusa i radicali islamici di essere i responsabili nonostante le crepe e le falsità che il Dipartimento di Stato Americano ha diffuso sulle dinamiche dell’attacco e del crollo delle Torri.

Ma la CIA è molto abile nel confondere le menti, facendo passare per verita’ le cose piu’ assurde, come la rivendicazione di Osama Bin Laden, dell’attacco al simbolo degli Stati Uniti, che e’ un falso fabbricato dall’intelligence americana con lo scopo ben preciso di avere la giustificazione per attaccare e distruggere Paesi non allineati.

Infatti all’epoca Bin Laden era seriamente ammalato ai reni ed era sotto dialisi il che significava recarsi in ospedale ogni due giorni.

Gia’ nell’estate del 2001 fu ricoverato presso l’American Hospital di Dubai protetto dalla CIA ed ai primi di settembre 2001, colui che rimane nella storia come lo “Sceicco del terrore“, ma di fatto lo “Sceicco a stelle e striscie” venne trasferito in un ospedale militare a Rawalpindi (Pakistan) e nel dicembre dello stesso anno muore.

Ma il Dipartimento di Stato alla Difesa fece ritenere questa notizia falsa, nonostante al suo funerale abbiano assistito uomini dei servizi occidentali, perché il mito dello Sceicco doveva sopravvivere per essere funzionale ai progetti statunitensi, fatto certo che nessuno ha piu visto Bin Laden.

I messaggi audio-video dei dieci anni successivi, che la CIA gli aveva attribuito, erano stati ritenuti completamente falsi dagli esperti piu’ importanti al mondo dell’istituto svizzero “Dalle Molle” per quanto riguarda l’autenticazione delle registrazioni audio – video.

Lo hanno poi “reso morto” in circostanze alquanto comiche in un improbabile scontro a fuoco con uomini dell’esercito americano, senza il corpo di Osama Bin Laden, nel maggio 2011.

*Fonte: pubblicato dalla Rivista “World in Review” e riportato da “altaterradilavoro” 15 giugno 2018

 

Il Dossier Medioriente continua nelle prossime puntate. Seguite i nostri aggiornamenti!

 

 

 

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